Autrici del testo: Emma Corno, Rebecca Cantù
La fabbrica del Duomo di Milano inizia nel 1386 quando fu posata la prima pietra di marmo di Candoglia per volere di Gian Galeazzo Visconti. È una struttura in stile tardo gotico e come tale doveva trasmettere il messaggio della salvezza cristiana. In ogni edificio religioso medioevale, l’arte è concepita come forma d’insegnamento. Tutto ciò che l’uomo deve conoscere era illustrato ed insegnato per mezzo di dipinti, vetrate, sculture ed elementi architettonici.
Le 3400 statue e le 700 figure inserite negli altorilievi marmorei rappresentano il Paradiso, che è segno di salvezza: patriarchi e profeti, martiri, personaggi biblici e santi sono inseriti nel calendario liturgico: in ciascuna delle 7 nicchie, rappresentanti i giorni della settimana, dei capitelli dei 52 pilastri, che simboleggiano le settimane dell’anno, è inserita una statua che indica il santo da celebrare. La statuaria costituisce un aspetto specifico del Duomo ed insieme rappresenta un suo primato. Infatti, il cantiere del Duomo è attivo e internazionale da sei secoli: esso costituisce l’unica continua testimonianza dell’opera scultorea di un cantiere di Cattedrale che ha continuamente prodotto statue coerentemente con il clima culturale di ogni singolo momento storico. Infatti, la costruzione del Duomo è stata influenzata da diverse correnti artistiche come quella viscontea, barocca, neoclassica, romantica e altre.
La parte bassa del perimetro del Duomo è caratterizzata dai peducci, piccole teste di forme zoomorfe e antropomorfe e da 96 statue di mostri ispirate al bestiario medioevale, chiamate doccioni o gargouille, che avevano la funzione di scarico dell’acqua piovana e salvifica per tenere lontano le forze maligne; secondo una leggenda a Gian Galeazzo Visconti apparve in un sogno il diavolo, che lo incoraggiava a scolpire statue di demoni, secondo la credenza di quel tempo del male che sconfigge le forze maligne.
Inoltre, nella scultura del Duomo il sacro incontra il profano, poiché le statue di santi e personaggi biblici sono affiancate da figure come i pugili. Parte delle statue presenti nel Duomo provengono dalla bottega di Jacopino da Tradate, esponente della scultura gotica. Tra le statue maggiormente ricordate troviamo quelle di Santa Lucia e Sant’Agnese. Santa Lucia è raffigurata senza particolari ornamenti, ma tiene in mano un piatto con gli occhi, poiché era la santa protettrice della vista. Era venerata soprattutto da coloro che lavoravano nel cantiere del Duomo perché, avendo a che fare con il rischio di venir colpiti da scaglie di marmo, rischiavano di rimanere ciechi. La statua di Sant’Agnese, invece, segna lo spartiacque tra la cultura della rinascenza lombarda e il preludio al pieno Cinquecento. Il Duomo è in continuo restauro, poiché il marmo di Candoglia con cui è costruito è un materiale poroso e, per questo motivo, assorbe lo smog e le impurità, rovinandosi. Oggi molte delle statue originali sono conservate nel Museo del Duomo, in quanto sono state sostituite nel corso del tempo, poiché il cantiere del Duomo è sempre attivo.
Bibliografia e sitografia:
- Corriere della Sera, Il Grande Museo del Duomo, 2013, Le collane del corriere della sera
- Ernesto Brivio, La scultura del Duomo di Milano, 2004, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
-https://adottaunaguglia.duomomilano.it/it/infopage/scultura-in-duomo/f80ad2bc-1736-444a-bada-79ed0441ed2b/